NIENTE FUMO...

SOLO ARROSTO!

campagna anti-tabagismo

classi quinte - Bonadei - Oprandi

in collaborazione

con il dott. Fulvio Bonadei

 

Il tema di "educazione alla salute", abbinato agli obiettivi di scienze sull'apparato respiratorio, è stato il tabagismo: attraverso interviste a fumatori e ex fumatori abbiamo scoperto i danni immediati che provoca il fumo di sigaretta, quali la riduzione del senso del gusto e dell'olfatto.

Ecco il cartellone che pubblicizza la nostra campagna anti-fumo.

 

Successivamente è intervenuto in classe il dr. Bonadei che ci ha illustrato i danni più gravi che provoca il tabacco.

La relazione si è basata principalmente su quattro punti:

  • l’incidenza del tumore al polmone
  • la diffusione del tabacco
  • i componenti del fumo di sigaretta
  • come smettere di fumare
Il tumore al polmone è una malattia in costante aumento in tutti i Paesi. In Italia ogni anno muoiono circa 18.000 persone a causa di questo triste evento. Fino a pochi decenni fa, di questo tumore si ammalavano esclusivamente i maschi ma le più recenti statistiche indicano che l’incidenza è in forte aumento anche nelle donne. Questo dato dimostra il ruolo fondamentale svolto dal fumo nello sviluppo della malattia. La fascia più colpita è tra i 55 e i 65 anni. E’ difficile diagnosticare la sua presenza: uno dei sintomi più frequenti è costituito da tosse cronica, resistente agli usuali trattamenti farmacologici a disposizione del medico. Altri sintomi sono la presenza di catarro misto a sangue, il dolore toracico e la difficoltà di respiro. In presenza di questi sintomi il dottore prescrive dei controlli: analisi, radiografie, TAC, risonanza magnetica.
Il tabacco è stato importato in Europa da Cristoforo Colombo nel XVI secolo e si pensava che le sue foglie avessero proprietà medicinali ma già allora molti medici sospettavano della potenziale nocività del tabacco. I primi dati riguardanti il rapporto fumo – cancro polmonare risalgono alle informazioni dei medici inglesi nel 1.930.

A cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale fu inventata la macchina per produrre sigarette e la diffusione del vizio del fumo si incrementò ulteriormente. Nel 1.950 venne pubblicato il primo studio condotto su 41.000 medici inglesi che conteneva questa conclusione: esiste un netto incremento nella mortalità per carcinoma polmonare nei fumatori. Qualche anno dopo venne dimostrato che se un individuo smette di fumare il rischio di ammalarsi diminuisce notevolmente.

 

La nicotina è certo il più pericoloso componente presente nel fumo di sigaretta: causa dipendenza da tabacco, restringimento dei vasi sanguigni con aumento della pressione arteriosa, aumento dei battiti cardiaci e del colesterolo. La nicotina è anche irritante ai bronchi favorendo la comparsa di malattie infiammatorie croniche dell’apparato respiratorio.

Il protossido di carbonio è un veleno presente nel fumo e la sua quantità aumenta verso la fine della sigaretta. Esso viene respirato dai polmoni e impedisce ai globuli rossi il normale scambio tra anidride carbonica e ossigeno, ciò danneggia tutti gli organi.

Sono presenti nel fumo altre sostanze irritanti che bloccano il movimento delle ciglia vibratili nei bronchi: esse non sono più in grado di respingere batteri e virus.

Il catrame, contenuto nella carta e nella colla delle sigarette, è il principale responsabile della trasformazione delle cellule bronchiali in cellule tumorali.

Non è mai troppo tardi per smettere di fumare, serve solo una notevole forza di volontà. Uno dei libri che ha avuto più successo su questo argomento è “E’ FACILE SMETTERE DI FUMARE …se sai come farlo” di Allen Carr,un ex accanito fumatore che dà i consigli giusti per uscire dalla prigione del fumo.

Mila

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